Le porte tagliafuoco o porte R.E.I. rientrano nell’insieme delle protezioni passive contro gli incendi. Grazie alla loro elevata resistenza al fuoco infatti, le porte tagliafuoco risultano idonee per la separazione di ambienti e per assicurare le vie di fuga di un edificio.
La normativa europea in cui rientra questo tipo di prodotti è la EN 16034, che definisce i requisiti ed i criteri per la produzione di porte pedonali e commerciali in termini di resistenza a fuoco e fumo. La normativa ha anche una estensione italiana denominata UNI 9723.
Caratteristiche fondamentali per le porte tagliafuoco sono:
- autochiusura: tutte le porte R.E.I. devono essere dotate di tecnologia necessaria alla chiusura autonoma, quali cerniere a molla o contrappesi in caso di portoni scorrevoli;
- resistenza al fuoco: misurata in minuti, rappresenta l’intervallo di tempo durante il quale la porta mantiene tenuta ed isolamento termico durante un incendio.
L’acronimo R.E.I. è infatti rappresentativo di tre parametri cruciali per le porte tagliafuoco:
- resistenza
- ermeticità
- isolamento termico
Le porte tagliafuoco devono quindi mantenere la loro capacità meccanica in presenza di incendio (resistenza) e trattenere le fiamme (ermeticità) pur non trattandosi di porte sigillate, riducendo il più possibile la trasmissione di calore tra gli ambienti che separano (isolamento termico).
Esistono diverse tipologie di porte tagliafuoco in commercio, le più comuni permettono di non superare la temperatura di superficie di 150°C e di garantire resistenza per almeno 120 minuti (denominare appunto R.E.I. 120).
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